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Channel: pane – Il castello di PattiPatti
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La cuoca, Michela e il saucisson alle erbe aromatiche

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E’ cosa nota ormai che i panificatori seriali di Panissimo, ogni mese, dedicano le loro mani ad un tema (questo mese I pani regionali) ma anche ad una forma. Prima è stata la volta della Couronne Lyonnaise (e non c’era stato male), poi quella del Pan Epis, che alla cuoca era venuto anche bene come forma, ma aveva un aspetto da pane per vampiri, anemico, esangue, albino… Poi c’è stata lei, la spettinata preferita della cuoca, che si è fissata con il saucisson, forma ellittica con numerosi tagli in superficie… e vabbuò, facciamo il saucisson. La cuoca, mentre vede i vari saucisson pubblicati sul gruppo con questi bei tagli da far schiattare d’invidia anche Jack the Ripper, fa il primo che di saucisson non ne aveva manco l’idea. Allora fa il secondo, che è questo, ma che somiglia più ad una pane tigrato della Malesia. 
 Lo fotografa, ma tanto per far vedere agli amici malati di panofilia che lei ci sta provando ma i risultati sono scarsi. Ne fa anche un terzo e avendo Saturno contro accadono due sciagure una peggio dell’altra. La prima è che i tagli sul pane si sono rifiutati categoricamente di aprirsi, la seconda è che visto il numero di volte che le tre fatine lo hanno fatto cadere in terra, si è rotto il telecomando della tv. Capirete certo che non era proprio il caso di prendere macchina fotografica, lampada e cavalletto per fotografare un pane che non aveva niente di speciale mentre era in atto una tempesta magnetica negativa di proporzioni disumane. Al principe toglietegli tutto, ma non il suo telecomando….



INGREDIENTI:

400gr di semola rimacinata
100gr di farina 1
70gr di lievito madre rinfrescato cinque ore prima
200ml di acqua
10gr di sale
1/2 cucchiaino di malto
2 cucchiai di erbe aromatiche (origano, timo, maggiorana, erba cipollina)

PROCEDIMENTO:

Sciogliere il malto nell’acqua. In una capiente ciotola miscelare le
farine, aggiungere l’acqua con il malto, mescolare e lasciar riposare
circa 20 minuti. Trascorso questo tempo, aggiungere la pasta madre e il
sale. Impastare per circa cinque minuti. Rimettere nella
ciotola e far riposare 20 minuti. Riprendere l’impasto e fare il solito
stretch and fold. Far riposare 20 minuti quindi aggiungere le erbe.  Rifare lo stretch and fold, mettere il panetto, che a questo
punto sarà bello sodo e non appicicherà più alle mani, in un cestino da
lievitazione bello infarinato, coprire con
pellicola e mettere in frigo minimo per 12 ore. Quindi togliere dal
frigo e far ambientare. A questo punto accendere il forno al massimo con
un pentolino di metallo al suo interno e preparare una tazza di acqua.
Quando il forno è arrivato a temperatura, girare il pane sulla teglia
rivestita di carta forno, spolverare con un pò di farina, effettuare i tagli, infornare, versare l’acqua nel pentolino, chiudere
lo sportello e abbassare la temperatura a 200° gradualmente nei
successivi 20′. Proseguire la cottura per ancora 30′. Finiti i 30′
aprire lo sportello, infilare un cucchiaio fra sportello e forno in modo
da creare uno spiffero e proseguire per 10′. Togliere il pane del forno
e far raffreddare su una gratella (tempi di cottura: 20’+30’+10′).
Quindi neanche a dirlo, questa pagnotta finisce dritta dritta nel paniere di Sandra Dolce Forno, che ospita la raccolta Panissimo di Sandrissima e Barbara, questo mese dedicata ai pani regionali.

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