Giuro che la cuoca quando prende una fissazione non si sopporta…. è pesante, pesante, pesantissima, tanto da farmi perdere la mia proverbiale pazienza, … e il marito, poveraccio?… Io l’avrei già buttata giù dalla torre più alta del Castello.
Che è stato?
Allora in linea di massima, al Castello, hanno piccole abitudini: la pizza del sabato sera, minestra di verdure e pescetto bollito del lunedì per rimediare al menù “pozzo senza fine” della domenica…. Al sabato a pranzo, non sempre, ma spesso, preparano l’hamburger, con la carne macinata, a volte ci schiattano dentro formaggio e carciofi, altre volte le melanzane al funghetto tagliate piccolissime, o ancora gli avanzi del frigorifero…. Quando però il chianchiere (per quelli che abitano nelle nebbiose Terre del Nord, veness’ ad essere il Macellaio) ha del macinato di chianina, l’ing. non resiste, lo compra e con quello preparano gli hamburger semplici, senza altri aromi se non un pochino di sale.
E questo è l’antefatto.
Un giorno il principing solletica l’ego della cuoca: “Certo bello sarebbe se i panini per gli hamburger li preparassi tu… non hai una buona ricetta?”
“No, ma stai certo che la trovo!”
… e questa è la triste storia di chili di farina e litri di acqua usati per fare ‘sti benedetti panini che secondo la cuoca non andavano mai bene. E quelli erano duri (in effetti i primi che aveva tirato fuori erano delle pietre di fiume), e quegli altri non si sbriciolavano e questi non erano morbidi…. quelli poi non avevano proprio il sapore degli hamburger buns….
La tragedia non sta nel fatto che la famiglia mangia una cosa che non è a standard nella capoccia della cuoca, ma nella lagna apocalittica che devono subire, il muso lungo che arriva fin sotto la tavola, i sospiri e i singhiozzi che inizialmente venivano consolati, poi francamente ognuno ha deciso di ignorare perchè, appunto, nun s’ sopportava cchiù!
Per fortuna un giorno ha ingarrato la ricetta, vale a dire, dopo diecimila prove è giunta alle dosi giuste!
Il marito alzandosi dal letto, un venerdì mattina, aveva già intuito, dalla ciotola sulla penisola, quale sarebbe stato il destino della famiglia il giorno dopo e stava per proporre un fine settimana chiusi in un ristorante all you can eat 48h non stop.
Ma il sabato mattina, verso le 11, ecco che il viso della cuoca si illumina tipo quello di Santa Teresa d’Avila, senza neanche gli angeli nelle vicinanze…. solo 10 panini di circa 100gr appena sfornati…. L’estasi!!!
“Amò, forse questa volta ci siamo!”
…e per fortuna ci siamo stati!
PS: alla cuoca qualcuno sta rubando il mestiere…. ![😀]()
INGREDIENTI
Preimpasto
50gr di lievito madre rinfrescato da circa cinque ore
90gr di acqua a temperatura ambiente
200gr di farina 0
un pizzico di zucchero
Impasto
340gr di preimpasto
120gr di acqua
300gr di farina 0
40gr di burro molto morbido
40gr di zucchero semolato
2 uova
10gr di sale
semi di sesamo per condire
PROCEDIMENTO
La sera prima sciogliere lo zucchero e il lievito madre nell’acqua. Si avrà una massa piuttosto dura. Va bene così.
Il giorno dopo nell’impastatrice sciogliere il preimpasto nell’acqua, aggiungere lo zucchero e l’albume. Incorporare piano piano la farina alternandoli con i rossi d’uovo, quindi unire il sale. Far andare fino a quando non si avrà un bell’impasto liscio. Unire il burro poco per volta e far assorbire. Lasciar riposare l’impasto per circa mezz’ora coperto da una pellicola. Toglierlo quindi dall’impastatrice e lavorarlo, rendendolo una palla che non si attacca alle mani. Metterlo in una ciotola, coprire con pellicola e metterlo nel frigo per la notte. La mattina dopo tirarlo fuori, farlo ambientare e stenderlo delicatamente con le mani. Ottenere 10 panetti che peseranno circa 100gr. Far riposare sotto un canovaccio per circa mezz’ora, quindi modellarli a forma di palline (io faccio come ho visto dal
Maestro, tirando l’impasto dall’esterno verso l’interno e chiudendolo sotto). Spennellare la superficie dei panini con l’albume rimasto e cospargere con i semi di sesamo. Sistemarli su una placca coperta di carta forno e far raddoppiare.
Accendere il forno a 170° e infornare quando è a temperatura per circa 30 minuti. Far raffreddare sulla gratella.
ENGLISH VERSION
INGREDIENTS
Pre-dough
50gr of sourdough refreshed
90gr of room temperature water
200gr of flour 0
a pinch of sugar
Dough
340gr of pre-dough
120gr of room temperature water
300gr of flour 0
40gr soft butter
40gr sugar
2 eggs
10gr of salt
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PROCEDURE
In a bowl or in a processor the evening before dissolve sugar and sourdough in the water. You will have a rather hard mass… it’s ok. Cover the bowl with a plastic wrap. After eight-nine hours dissolve the pre-dough in the water, then add sugar and one of the two egg white (you will use the second next day). Incorporate flour little by little alternating the egg yolks, at the end add salt. When the dough is all on the hook, add the butter little by little and let it absorbe. Let the dough rest for about half an hour covered by a plastic wrap. Remove the dough from the bowl and work it with your hands until it won’t stick any more. Put it in a lightly oiled bowl and keep in the refrigirator until the morning after. Next morning take it out and gently spread it with your hands. Divide the dough in 10 parts of about 100gr and let them rest under a very clean cloth for about half an hour, then give them a ball shape. Brush bun’s surface with the second egg white and sprinkle with sesame seeds. Place the dought balls on baking rack covered with parchment paper and let them double. Preheat oven at 170°C and bake for about 30′. Let them cool on a wire rack.
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